allevamento Ragdoll

Estate, tempo di relax e di viaggi: e quindi, tu e il tuo Ragdoll finalmente in vacanza insieme! Per le sue eccezionali doti di pazienza e mansuetudine, il gatto Ragdoll è un ottimo compagno di avventure: ovunque andrete, ti seguirà con gioia adattandosi splendidamente ad ogni situazione. Non ti resta che provvedere alla sua sicurezza e alla sua protezione con una delle misure in tal senso più efficaci: il microchip.

L'impianto di questo piccolo dispositivo viene accompagnato dall'iscrizione all'Anagrafe Nazionale Felina, in modo da agevolare il ritrovamento del tuo micio in caso di furto o smarrimento. Si tratta di una procedura non obbligatoria, ma altamente raccomandata in caso di gatti che viaggiano o che hanno la possibilità di allontanarsi da casa, anche solo saltuariamente; è inoltre indispensabile per ottenere il Passaporto Europeo per animali da compagnia.

L'Anagrafe Nazionale Felina è la banca dati informatizzata (non pubblica ma privata) creata dall' "Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani" (A.N.M.V.I.), nella quale vengono registrati tutti i gatti con microchip. Una volta sottoposto all'impianto del dispositivo, il gatto viene inserito in banca dati con una scheda identificativa personale. Così, in caso di ritrovamento di un gatto smarrito, basta la semplice lettura del microchip per risalire al suo proprietario. Per impiantare il microchip, effettuare l'iscrizione ai registri dell'Anagrafe e segnalare lo smarrimento o il ritrovamento di un gatto è necessario rivolgersi ad uno dei veterinari che aderiscono all'A.N.M.V.I. (l'elenco è disponibile sul sito ufficiale dell'associazione: http://www.anagrafenazionalefelina.it/).

L'impianto del microchip non è doloroso per l'animale, tanto che nei gatti più tranquilli (è il caso del Ragdoll) non richiede alcuna sedazione. Il microchip è una minuscola capsula in vetro biocompatibile che viene inoculata sottocute, solitamente nel collo o tra le scapole; il micio non sente alcun fastidio e può conviverci tranquillamente senza mai avvertirne la presenza. In condizioni normali, questo dispositivo resta del tutto inerte: solo quando viene attivato dall'apposito lettore rende il codice cifrato che serve a identificare l'animale. Dopo aver impiantato il microchip, il veterinario crea la scheda con tutti i riferimenti del gatto e del suo proprietario, riportandovi anche il codice. La procedura è a pagamento, con un costo variabile da veterinario a veterinario. E' molto importante fornire al veterinario i dati esatti (nome e cognome del proprietario, indirizzo, numero telefonico) e comunicare tempestivamente qualsiasi successiva variazione degli stessi. Quando il gatto viene smarrito, il proprietario deve rivolgersi ad un veterinario A.N.M.V.I., che provvederà ad effettuare la segnalazione in banca dati; chi ritrova, invece, deve recarsi alla ASL più vicina o da un qualsiasi veterinario per verificare se l'animale è microchippato. In caso affermativo, gli basta portare il gatto da un veterinario A.N.M.V.I., che provvederà a leggere il codice e a contattare il proprietario.